Vino
La mission: recupero e riqualificazione dell’antico vitigno autoctono Guardavalle
Questo paese ha la fortuna di avere una insolita coincidenza: Guardavalle non è solo il nome del borgo, ma anche quello di un antico vitigno locale, che nella sua zona di produzione, grazie alla De.Co., si è ottenuto il vino Guardavalle di Guardavalle!
Le sue origini sono dense di mistero, alcuni le associano al Greco ed al Mantonico bianco, una cosa è certa: il vitigno Guardavalle ha una storia antica che, oggi, si può percepire in ogni sorso delle ancora poche centiania di bottiglie prodotte.
Un lavoro iniziato nel 2015, grazie anche alla collaborazione di Francesco Quaranta, agronomo, al prezioso supporto Daniele Manini, maestro di cantina, e a Cosimo Murace, enologo e produttore, che ha curato il recupero di poche piante autoctone, arrivando così a produrre un vino denso di tradizione: il vino bianco di Guardavalle ed il vino spumante metodo classico Brut, valorizzato dalla De. Co. Guardavalle, istituita nel 2017.
Il recupero di questo particolare ceppo di vitigno, che appartiene sempre alla famiglia del Greco bianco, come dimostrato dalla mappatura genetica da noi effettuata presso il CRI, Fondazione Edmund Mach, in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento, su alcune delle viti da cui proviene l’uva utilizzata per produrre il vino e lo spumante De.Co. Guardavalle d Guardavalle, può essere una opportunità per tutta la Calabria in quanto si può produrre un ottimo spumante metodo classico con un vitigno 100% calabrese, ideale da abbinare ad antipasti a base di salumi e formaggi stagionati e con fritture di pesce, un abbinamento ideale per valorizzare il nostro territorio durante i mesi estivi.
Come partecipare al progetto?
Sottoscrivendo delle quote, il cui importo può andare dai 1.000 euro in su, in relazione al grado di partecipazione al progetto e/o conferendo dei terreni che possono essere utilizzati per la realizzazione di vigneti, il cui valore verrà calcolato come quota di adesione al progetto.
Siamo una StartUp Innovativa, questo significa che su quanto investito si possono avere detrazioni fiscali fino al 50%
Ricordando che ogni 1.000 euro verrà riconosciuto un premio annuo di 45-65 euro, questo potrà essere utilizzato per ritirare del vino e/o utilizzare delle strutture che fanno parte del circuito di ospitalità diffusa.
Il progetto
Il lavoro fatto fin’ora ha dato interessanti e apprezzati risultati, sia sul vino Guardavalle fermo che sullo spumante dove, nonostante la modesta produzione, la cui richiesta aumenta di anno in anno.
Per questo si è deciso di passare alla fase 2 del progetto: realizzare i vigneti. Ma per questo servono cospicui fondi e per questo si apre alla partecipazione finanziaria diretta degli interessati attraverso la sottoscrizione di quote di una srl appositamente costituita che si occuperà di gestire il progetto, realizzando i vigneti e la cantina all’interno di un progetto di riqualificazione ambientale, sociale ed economica del territorio di Guardavalle e dei paesi vicini.
Il progetto prevede di realizzare nuovi vigneti con il vitigno Guardavalle, puntando ad arrivare a metterne in coltivazione almeno 15 ettari per poter sostenere la realizzazione di una cantina con la quale produrre in situ non solo il vino, ma anche lo spumante.
La rinascita di un antico vitigno, dimenticato per anni, ma che nelle bollicine dimostra il suo grande carattere!
Il vino Guardavalle, sia nella versione fermo che bollicine, rappresenta degnamente il territorio da cui proviene.